Chi non ama viaggiare? E farlo per lavoro supportati dal governo è ancora meglio! È successo grazie alla mia startup con un programma finanziato dal governo Italiano. Sono stata tre mesi in Corea Del Sud pre tre mesi durante l’estate del 2019. Oggi conosciamo la Corea per il Kpop, i drama, ma è anche un posto dove gli italiani e il made in Italy sono amati.
Il programma si chiama Global Startup Program ed è come un Erasmus per startup finanziata dal MISE Ministero dello Sviluppo Economico e ITA – Italian Trade Agency. È un programma giunta alla sua seconda edizione. Brevemente, chi avesse i requisiti rientrava in graduatoria e poteva scegliere un paese di destinazione per tre mesi .
Nella prima edizione c’erano 6 destinazioni, tra cui la Corea Del Sud. Il costo del viaggio, il vitto, l’alloggio, il servizio di mentorship da parte di un acceleratore coreano vincitore, a sua volta di una competition, sono state tutte coperte dal programma.
Perché abbiamo scelto la Corea Del Sud
La mia startup, Mash&Co, crea cartoni animati, app e giochi digitali per i bambini, basati du due personaggi. La cultura del character è molto forte nel paese. Pensate che nelle metro, gli annunci ufficiali in video hanno come protagonisti i personaggi del loro cartone più di successo.
Per non parlare dei negozi che affollano Seul dei simpaticissimi Kakao Friends, i personaggi di Kakao Talk, ovvero il Whatsapp coreano. Anche la polizia locale hai le sue mascotte!
In Corea però ci eravamo già stati el 2015, quando la mia startup fu selezionata tra le sei da tutto il mondo per partecipare al Google for Entrepreneurs (GFE) Exchange al Campus Seoul, edizione gaming. Avevamo appena lanciato la MVP (minimum viable product) di Mash&Co, cioè l’app con le funzionalità base.
Già all’epoca mi aveva colpito la cultura Coreana molto moderna, amante del design, del gaming e sostenitrice delle industrie creative. Dedicherò un articolo apposito dedicato al GFE Exchange.
La creatività è un aspetto che il paese sostiene con intensamente. Infatti la “Hallyu” (onda/flusso coreano) è il fenomeno che indica la diffusione della cultura coreana nel mondo che conosciamo oggi.
Il governo sudcoreano infatti sostiene le industrie creative tramite finanziamenti alle startup come forma di soft power (potere dolce), per trasformasi tra i principali esportatori di cultura nel mondo.
Esiste un’agenzia governativa che sovrintende e coordina la promozione dell’industria dei contenuti coreana. Se vi è capitato di andare il qualche fiera in Italia o all’estero, in molti casi sponsorizza le delegazione del paese.
Negli ultimi anni anche il cinema coreano si è fatto notare a livello internazionale. Nel 2020 il film “Parasite”, che consiglio di vedere, ha conquistato gli Oscar come miglior film straniero, miglior sceneggiatura e miglio regia!
Le sfide di business in Corea Del Sud
Non è sempre facile adattarsi a una cultura in generale, né tanto meno in ambito business. Per questo ci sono agenzie come il nostro ITA che supporta l’internazionalizzazione delle imprese italiane nei vari paesi nel mondo.
Mi sento di dire che vale la regola di munirsi della massima apertura mentale verso la cultura per poterne comprendere le sfumature e peculiarità.
I coreani amano incontrarsi a mangiare (e bere). In molte culture asiatiche è così. Vogliono vedere in faccia con chi hanno a che fare. Andrai a mangiare e bere finché conquisti la loro fiducia. Ovviamente dipende sempre da quale ambito si opera e dalle persone.
La cultura del lavoro è molto radicata. Questa condotta “stakanovista” deriva da una società fortemente influenzata dal confucianesimo, che ne ha modellato il sistema morale, le relazioni sociali tra vecchi e giovani, la cultura elevata.
Conversando con i nostri amici, questa caratteristica coreana è stata la chiave della ripresa economica rapida del paese, dopo la fine della guerra civile all’inizio degli anni ’50, che ha segnato la divisione tra Corea Del Sud e Corea Del Nord.
I vantaggi di fare business in Corea Del Sud per gli italiani
I coreani amano l’Italia e la cultura Italiana. Non a caso la Corea è chiamata l’Italia dell’Asia per la conformazione geografica. Non solo: i coreani, amano il cibo, la moda e il lusso Italiano. Se sei italiano, puoi usare questo a tuo vantaggio.
È ciò che ci suggerivano i ragazzi dell’acceleratore e che ci hanno seguito durante i tre mesi di permanenza, culminatesi con alcuni memorandum of understanding (MOU), o memorandum d’intesa, non vincolante e un contratto di distribuzione per la mia startup Mash&Co.
Marcello Ascani è venuto a trovarci a Seul proprio durante la nostra permanenza. Ecco il video.
Vivere o non vivere in Corea?
Vivere per 3 mesi in un paesi non si ha modo di vedere pienamente tutte le sfumature di un paese. Come ogni paese ci sono i pro e i contro. La Corea è per esempio un posto molto sicuro, efficiente, ma se vuoi comprare casa, specie a Seul, non è molto conveniente. Al momento è uno dei paesi in cui vorrei tornare appena possibile.
In generale, il costo della vita non è molto alto. In fatto di cibo, hanno dei piatti molto gustosi. Il barbecue, il kimchi, le varie zuppe di carne o tofu, i ravioli: sono tutti piatti molto buoni. Nella maggior parte dei casi è poco salato e si accompagnano con riso e contorni vari.
A dire al verità ho trovato molti ristoranti che servivano pizze e pasta al dente. Da italiana, è una cosa che trovo di rado nei posti in cui ho vissuto o visitato.
Abbiamo alloggiato in un appartamento hotel al centro di Seul. Era un vero e proprio appartamento completo di utensili, lavatrice e lavastoviglie. Era un residence proprio davanti alla fermata della metro.
La città di Seul è molto ben collegata con i mezzi di trasporto ed è molto sicura anche per le ragazze. Inoltre è anche ben collegata con i le altre città principali raggiungibili con treni e bus.
Il clima è molto caldo e umido in estate e freddissimo in inverno. Questo perché la conformazione geografica della Corea Del Sud, pur essendo nella stessa longitudine della nostra Calabria, è fortemente influenzata dal clima tropicale in estate e dagli inverni siberiani. Non mancano in estate infatti monsoni e piogge torrenziali. La primavera e l’autunno sono bellissimi con temperature piacevoli.
Una cosa che amo davvero della Corea sono le persone. Le persone che ci hanno seguito durante i tre mesi sono state molto disponibili e meravigliose. Sono diventate soprattutto degli amici! Li ho trovati molto ospitali, proprio come in Italia.
E soprattutto, la Corea è un paese che sostiene l’industria creativa, investe nell’innovazione mantenendo una forte identità.