Disegnare è sempre stata una mia passione. Pur non avendo una formazione classica sull’anatomia, ho imparato a disegnare leggendo fumetti e ricalcando disegni di Dragon Ball che trovavo nei vari giornali di fumetti o videogiochi. Chi è nato negli anni ottanta sa di cosa parlo. 🙂

C’è stato un tempo in cui avrei voluto lavorare con i fumetti e consumavo letteralmente pennarelli e penne stilografiche nere e grigie per imitare la resa dei fumetti che compravo. E odiavo questa cosa perché finivo col comprare scatole intere di colori solo per usare il color nero e grigio.

Poi ho studiato graphic design e mi si è aperto il mondo del digitale.

3 software che uso per disegnare blog di kat orbeta

Il vettoriale per disegnare

Tra i primi software che ho utilizzato studiando design è stato Freehand con il quale ho iniziato a progettare loghi e disegnare in vettoriale, ovvero nel formato che permette di creare e manipolare immagini svincolata dalla risoluzione. Per farla semplice, si può ingrandire o rimpicciolire un’immagine vettoriale senza perdere qualità, a differenza delle immagini raster perché la risoluzione di questi ultimi è legata al loro numero di pixel.

Adobe Illustrator e l’animazione

Oggi Freehand non esiste più e quello uso oggi è Adobe Illustrator con il quale mi trovo benissimo. Lo uso per disegnare i miei personaggi e alcune presentazioni quando faccio i pitch per la mia startup Mash&Co.

Ho familiarizzato subito con illustrator anche perché non c’erano alternative che conoscevo. Molti mi parlavano di Corel Draw, ma non ne ho mai approfondito la conoscenza.

Le animazioni nella nostra app Mash&Co che contiene cartoni e mini-giochi dei nostri personaggi, sono state animate in parte con Adobe Flash, oggi chiamato Animate. Essendo Illustrator e Animate della stessa casa di produzione e avendo la possibilità di gestire le immagini in vettoriale, ci è stato facile creare i personaggi e i background semplicemente copiandoli e incollandoli da Illustrator a Animate per animarli successivamente

Le alternative di Illustrator per iPad ci sono. Ho comprato tempo fa Affinity Designer, ma non ho ancora trovato il modo di approfondirne la conoscenza.

Adobe Photoshop per disegnare

Ovviamente non può mancare l’amatissimo Photoshop. Lo uso per fare schizzi per lo storyboard, foto-ritocco e gestione di effetti minori. Mi piace usarlo per dipingere digitalmente ma non lo uso spesso per illustrare.

Dipinto digitale fatto su photoshop di Kat Orbeta raffiguranti dei mandarini
Un mio dipinto digitale fatto con Photoshop

La cosa che amo di Photoshop è la possibilità di gestire immagini vettoriali collegandolo con Illustrator. Se hai un disegno vettoriale puoi usarlo su Photoshop incollandolo. Puoi modificarlo e salvare eventuali modifiche, manipolando e salvando l’immagine da Illustrator.
Un’ottima alternativa a Photoshop per disegnare è Procreate.

Procreate App

Che dire? Tra le ultime bellissime scoperte è stato per me Procreate. Quando ho acquistato un’iPad Pro e l’Apple Pencil ho cercato modi per poterlo usare per disegnare. Ho scaricato Procreate vedendo che alcuni illustratori che seguivo iniziavano a usarla. È stato amore a prima vista!

Illustrazione digitale creata con Procreate

La varietà dei pennelli e il fatto che alcuni effetti si trovano già nell’app, sono tra le caratteristiche che amo di più. Lo trovo semplice ed intuitivo da usare e ha tutto davvero quello che mi serve. Negli ultimi tempi è migliorato tanto grazie a delle feature che includono l’animazione.

L’importanza del mezzo

A volte mi viene chiesto che software uso per disegnare. In realtà rispondo semplicemente dicendo che uso un software invece che un altro per comodità e per la convenienza rispetto al progetto per il quale sto disegnando e creando.

Da creative director, quando lavoro a un progetto, se immagino una resa grafica, ho un’immagine in testa che si deve concretizzare visivamente. Quello che importa sarà per me il risultato finale. Nella maggior parte dei casi non è mai come l’avevo immaginato, anzi è spesso migliorato. A volte è grazie al software e a volte è la mano di chi collabora con noi a migliorare l’idea iniziale.

Sono del parere che il mezzo non importa molto se il risultato finale è di qualità e comunica per l’obiettivo per il quale è stato concepito.