Fa più paura parlare in pubblico che morire. Lo dicono le statistiche. Noto anche con il nome di “glossofobia”, parlare in pubblico è una forma di fobia sociale legata alla paura del giudizio degli altri e dal rifiuto di essere infallibili.

Essere introversa e non avere la dote degli improvvisatori non mi ha mai aiutato a evitare di sentire ansiosa appena prima di un pitch. Eppure oggi presento volentieri la mia startup Mash&Co e quello che facciamo nei vari pitch competition. Come ho fatto? Il segreto sta nella preparazione.

Ecco come mi organizzo prima di un pitch.

Prepararsi per un pitch e parlare in pubblico con sicurezza

Non avendo doti da improvvisatori, il miglior modo per non lasciare nulla al caso sta nell’organizzazione. Ti permette di risparmiare tempo e andare dritto la punto con il tuo pitch.
Ci sono dei blog nei quali si spiegano molto bene come creare un pitch. Ho trovato molto completo l’articolo di Startup Geeks sul tema.

Come già facevo a scuola e all’università, fare la lista delle cose da dire mi aiutava a stare serena durante le gli esami che avrei dovuto affrontare. Per un pitch di solito verifico la seguente lista:

1. Che tipo di pitch devo presentare e la durata del pitch

Ci sono diversi tipi di pitch: financial pitch, sales pitch, partnership pitch. Conoscere quali di questi devi preparare ti aiuterà a organizzare gli elementi da includere nella presentazione e arrivare al tuo obiettivo.

Se ad esempio devi fare un financial pitch includerai dei dettagli numerici diversi da quelli di una partnership pitch. Ti capiterà infatti di fare pitch con durate diverse che dipendono spesso dalla scaletta dell’evento. Chiedi sempre agli organizzatori dell’evento quanto durano i pitch.

2. Conosci il pubblico presente

Capire il pubblico che si ha davanti ti aiuta a capire come comunicare al meglio la tua presentazione. Se da una parte vale sempre la regola “spiega quello che fai come se lo spiegassi con tua nonna“, fare una piccola ricerca sui giudici o investitori presenti ti permette di capire se puoi utilizzare qualche gergo. Io di solito mi informo sui valutatori da Linkedin e poi faccio una ricerca su Google.

Avendo fatto pitch nel mondo startup e in quello delle industrie creative, si usano spesso parole tecniche che sono presenti nel primo e non nel secondo, e viceversa. Se si usa “bibbia” in un contesto esterno alle industrie creative, chi non è nel mondo dell’animazione, ad esempio, capirà che si tratta di un libro legato alla religione e non il manuale stilistico di un IP (intellectual property).

Lavoro spesso con la bibbia grafica dei nostri titoli e preparo spesso i nostri pitch. Di recente ho presentato il prototipo dell’ultimo gioco che stiamo producendo che si chiama Super Sofia.

Se vuoi sapere cosa include in un pitch di 5 minuti di un videogioco, ho preparato il checklist scaricabile qui.

3. Scrivi lo script del tuo discorso e ripetilo ad alta voce

Scrivi il discorso integrale o per punti del tuo pitch, tenendo presente gli aspetti del progetto che vuoi includere nella presentazione.

Poi ripeti il tuo discorso ad alta voce usando un cronometro. All’inizio supererai il limite di tempo, ma facendo pratica, potrai memorizzare le parole e soprattutto il flusso del tuo discorso. Il tuo pitch diventerà tuo e potrai sostituire ad esempio alcune parole con i loro sinonimi, senza perdere il filo del discorso.

Cerca di leggere il meno possibile. A mio avviso, non è gradevole presentare senza guardare il pubblico per leggere un discorso scritto da qualche altra parte. Usa nella presentazione parole e frasi chiavi che possono aiutarti a iniziare il paragrafo del discorso. Vedrai che ti aiuterà a continuare con il flusso del discorso.

Inoltre, se stai entro i tempi prefissati, è segno di rispetto ai successivi in coda per fare il pitch. Interiorizzare il discorso ti permette di metterti a tuo agio in un elevator pitch, una presentazione di pochi secondi, di solito 15-30 secondi, che puoi usare quando devi presentare al volo il tuo progetto o startup.

4. Prevedi le domande che potrebbero chiederti

I pitch di solito comprendono anche un momenti dove il tuo audience e i valutatori del progetto possono farti domande. È chiaro che in base alla durata del tuo pitch, dovrai tralasciare alcuni aspetti del tuo progetto che però puoi chiarire in fase di domanda e risposta. Anche in questo caso, chiedi all’organizzazione quanto durerà questa fase per trovarti preparato.

5. Allinea la tua presentazione con il tuo brand

Da designer, trovo le presentazioni curate come sinonimo di professionalità. Anche chi non fa design, percepirà la coerenza tra il progetto che stai presentando e quello che vuoi comunicare.
Durante la presentazione, il tuo brand è esposto, è un primo punto di incontro tra il tuo prodotto e il pubblico che giudica e percepisce il tuo messaggio. Evita colate di testo e punta al minimalismo. E anche qui vale sempre il famoso detto “less is more”.

6. Preparati anche sul lato tecnologico

Sii sempre preparato per ogni evenienza. Porta sempre con te una chiavetta USB con una copia della presentazione in powerpoint o note, una copia in pdf e una del video, se lo prevedi. Porta sempre il tuo computer e/o tablet con eventuali adattatori e cavi per collegare il tuo dispositivo sui schermi disponibili all’evento.

Puoi chiedere all’organizzazione dell’evento se devi portare il tuo computer o quello dell’evento. Di solito qualche minuto prima dell’evento si fa una prova tecnica dove si testa la presentazione e i suoni.

7. Stai al centro del palco senza avere paura di parlare al tuo pubblico

Nel caso fosse possibile, presenta al centro del palco e non dietro un leggio. Mi viene da dire “forza te stesso” a stare in una posizione scomoda. Solo così potrai abituarti all’idea che sei al centro dell’attenzione e non succede nulla. Pensa che se non lo fai tu, nessuno presenterà il tuo progetto. Con questo stratagemma puoi ingannare la tua mente e acquisire sicurezza mentre fai il pitch.

Fare pitch aiuta a superare la paura di parlare in pubblico?

Pitch al Campus Seoul di Google in Corea Del Sud.

Fare pitch e lavorare nella mia startup mi ha aiutato a scoprire alcuni aspetti che non conoscevo di me. Eh sì, mi ha aiutato ad acquisire più sicurezza in me, il che non vuol dire non provare apprensione prima di un pitch. Provo sempre un certo tipo di tensione che per me è un segnale positivo perché è sinonimo di interesse della buona riuscita del pitch.

Fare un pitch perfetto non è garanzia di un eventuale investimento. Quello che importa è quello che comunichi per far capire a potenziali investitori la validità del tuo progetto e passare al passo successivo. Ho assistito ad esempio a pitch non perfetti ma che comunicavano la potenzialità del proprio progetto, riuscendo a essere finanziati successivamente.

In sintesi, ecco cosa verifico prima di un pitch per superare la paura di parlare in pubblico:

  • conoscere l’obiettivo e la durata del pitch
  • conoscere il pubblico
  • fare lo script del discorso e ripetere
  • prepararsi alle possibili domande
  • portare il proprio device, cavi e copie della presentazione
  • avere la presentazione coerente con il brand
  • stare al centro del palco

Questi elementi aiuteranno a condurre il tuo pitch come vuoi, senza lasciare nulla al caso.
Il pitch di Super Sofia è andato bene e abbiamo iniziato a produrre il prototipo del nostro gioco, partendo da un pitch di 5 minuti. Puoi scaricare qui gli elementi che ho incluso nella mia presentazione.

Per concludere, metterti in gioco organizzandoti bene ti permetterà di superare la paura di parlare in pubblico!